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Come fa Donald Trump ad avere pubblicità gratis

Le campagne elettorali americane sono molto costose, si sa. Barack Obama secondo l’istituto di ricerca indipendente Center for Responsive Politics, ha speso di oltre 6 miliardi di euro per la seconda campagna elettorale, mentre nel 2008 ne ha spesi 5,3.

Viene da chiedersi allora quanto stia spendendo l’uomo più chiacchierar del pianeta, Donald Trump, per poter apparire ogni giorno sui tv e i giornali di tutto il mondo.

La realtà è che Trump sta spendendo relativamente pochissimo ed ottiene invece pubblicità gratis. Ecco un conto fatto a marzo.

La pubblicità gratis ottenuta dai candidati alla Casa Bianca

 

Nella colonna di sinistra vediamo quanto spendono i candidati americani per acquistare spazi pubblicitari sui media. In quella di destra, vediamo quanto avrebbero dovuto spendere per comprare la visibilità che hanno ottenuto spontaneamente su TV, radio e giornali. E’ la loro pubblicità gratis!

A Donald Trump sarebbero serviti 2 miliardi di dollari per comprare la copertura mediatica che ha avuto gratis fino a Marzo. Invece ha speso solo 10 milioni di dollari.

Come fa Donald Trump ad avere pubblicità gratis?

Trump riesce ad ottenere pubblicità gratuita grazie a precise tecniche di comunicazione efficace che portano i media a parlare spontaneamente di lui.

Ci sono due modi per far parlare di sé:

  • Pagare per avere visibilità
    Acquistando spazi su cartelloni, spot tv, campagne a pagamento online e offline, grossi eventi. Oppure…
  • Attirare i media
    Adottare strategie di comunicazione che portino i media spontaneamente a cercarti, a seguirti, a parlare di te volontariamente e quindi gratuitamente.

Il secondo metodo è il mio preferito ed è quello che uso con i miei clienti, nonché la differenza tra me e una comune agenzia di comunicazione. Il vantaggio dei miei clienti è ovviamente economico: questo approccio consente di avere visibilità e notorietà gratuiti.

Ma come si fa nella pratica? Nel tuo caso non so, dovresti contattarmi per saperlo. Intanto vediamo come fa Donald Trump.

Analizziamo il suo ultimo caso, che coinvolge l’idolo delle teenager Justin Bieber.

Cosa possono mai avere a che fare Donal Trump e Justin Bieber? Leggi cosa è successo in queste ore!

Il ragazzo più amato e odiato del mondo, Justin Bieber, ha dimostrato a tutti la sua simpatia per l’uomo più odiato e amato del mondo, Donald Trump, mettendo un “mi piace” ad un suo video.

Justin liked Donadl!

Il magnate americano ovviamente non si è fatto sfuggire l’occasione per accreditarsi un testimonial così popolare.

Trump ha quindi chiesto a Bieber di fare un concerto per lui durante un evento di campagna elettorale per la cifra di 5 milioni di dollari.

Bieber ci è andato? Probabilmente avrebbe voluto, ma il suo manager glielo ha impedito. Giustamente, il manager del cantante ha considerato che l’etichetta di testimonial di Trump addosso ad un personaggio così popolare e trasversale (per i teenager) avrebbe portato più danni che benefici.

Il concerto quindi non ci sarà, ma la notizia dell’evento sfumato, soprattutto grazie alla cifra del cachet promesso dal candidato repubblicano, ha fatto comunque il giro del mondo.

Oggi quindi tutti sanno che Bieber è un supporter di Trump e che la simpatia è reciproca, ma per ottenere questo mega spot il candidato alla Casa Bianca non ha sganciato un dollaro. Altro che 5 milioni…

Questa è solo una delle tante storie sui modi in cui Trump e qualsiasi candidato, artista o libero professionista possono ottenere una visibilità esponenziale sui media col minimo sforzo. Sono strategie che seguono regole precise e che richiedono una profonda conoscenza del funzionamento dei media, una grande abilità nella comunicazione online e buoni rapporti con giornalisti e redazioni.

Marco Venturini:
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